Un piccolo negozio con gli Ambassador... e che Ambassador!
Grazie a loro Sherpa è cresciuto, è diventato più... lasciatemelo dire, Bello!
Si perchè loro sono Belle persone, Brave e Bravi, sono riconosciente a loro e cred che anche loro lo siano con Sherpa.
Sodalizi che durano da tempo, con ogniuno di loro ci sono rapporti particolari, molto personali, con alcune di loro siamo proprio cresciuti insieme.
Grazie Sherpa Ambassador.
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La vidi la prima volta sulla rivista Pareti, aveva appena fatto la prima femminile su Digital Crack, la chiamai per una serata, una ragazzina, le proposi subito di diventare Sherpa Ambassador ed accetto' subito. Oltre ad essere Forte è Brava, spontanea e sopratutto sincera. Aspirante Guida Alpina e una delle più forti Alpiniste al mondo. |
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La pluri campionessa mondiale. Una vera Forza della natura. Mentalità vincente, eccezzionale nel perseguire i suoi obbiettivi. Che dire di più |
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Il Top dei 8000. Mai nessuno come lui. Non aggiungo altro |
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La grinta è la sua firma. La schiettezza il suo più grande pregio. la nostra Top Climber del lecchese. |
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La storia parla per lui. Quanti di voi non hanno ripetuto una sua via?
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Lei è lei, punto. La forza, il carattere da pura bergamasca della bassa, una trascinatrice, e con tanta voglia di dimostrare di essere viva. Ambassador a vita. |
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La dottora degli 8000, non solo dottoressa, Alpinista d'Alta Quota, due volte mamma, fondatrice della associazione "nodo infinito onlus", salvatrice di tante vite al campo base dell'Everest in quel famigerato terremoto che ha devastato il Nepal. Ci sarebbero tante altre cose, lo spazio è poco, Annina, piccola ma Grande Donna |
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Il Boulderista per eccezione, con ambizioni che guardano sempre avanti, vai Greg! |
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La semplicità e l'umiltà condensate in una persona. Scala su grandi difficoltà e se lo tiene per se. Una vera Power Woman
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Ultima arrivata in casa Sherpa. La sua storia e sua tenacia ricordano un'altra Sherpa Ambassador, avete capito chi? Brava, fortissima e giovanissima. Iris, divertiti, sei una potenza.
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Paolo (Pauli) Bosco
Ciao sono Paolo Bosco, sono nato il 3 maggio 1983.
Ho scoperto l’arrampicata per caso nel 2002 durante il servizio militare a Vipiteno.
Ho praticato tutti i tipi di arrampicata, spaziando dalle Orobie fino a Yosemite, cascate di ghiaccio, vie di misto, nord ecc..
Non sono un fanatico degli allenamenti. Penso che il mio lavoro basti già per rimanere in forma.
Pochi anni fa ho mollato completamente l’arrampicata provando qualche corsa di trail, passando subito alle ultra. In questo sport ho conosciuto un senso di fatica che neanche le Big Wall hanno saputo darmi.
Odio correre, ma allo stesso tempo entro facilmente in astinenza da fatica.
Mi piace sperimentare il mio corpo su lunghe distanze e trovarmi assolutissimamente solo, senza coglioni in torno, per giorni, giorni e giorni.
Ho bisogno di godermi quello che mi circonda e di sapermela cavare in ambienti estremi.
Penso che gli ultimi due giri al freddo mi hanno dato veramente tanto
Non sono bravo a spiegarmi.
Ciao
p.s.
Conosco Giovanni da quando ha aperto con le mie prime scorribande in Yosemite.non è un negozio ma un amico!!!!
Marta Carminati
Ciao a tutti! Sono Marta e vengo da un paesino in provincia di Bergamo.
Ho 26 anni e amo la scalata. Sono principalmente una falesista, ma mi piace sperimentare! Da meno di un anno ho scoperto la scalata trad e me ne sono innamorata :)
Della scalata amo tanto il gesto fisico quanto l'aspetto mentale. Potermi mettere sempre in gioco significa per me molto: spingere il mio corpo al limite e, al contempo, calmare la mente per essere fluida nel movimento è una sorta di magia.
Qualcuno ha detto che la scalata è la 'conquista dell'inutile', e forse ha ragione, ma questo inutile mi rende incredibilmente viva e felice.
Iris Bielli

È al primo anno di università al Politecnico: studia Ingegneria ambientale e del territorio. È una delle giovani promesse dell’alpinismo italiano. Anzi, è la più giovane promessa dell’alpinismo italiano. Insieme ad altri 14 ragazzi e ragazze è stata selezionata per il Cai Eagle Team, una sorta di dream-team della montagna.
Non è stato facile entrare nel Team per le giovani promesse. Diverse le prove da superare per entrare nella squadra: prova di arrampicata su roccia e su ghiaccio, una vertical di mille metri, una corsa in montagna e convincere con i fatti e parole maestri dell’alpinismo italiano come i Ragni di Lecco Matteo Della Bordella, Luca Schiera e David Bacci, il presidente Club alpino accademico italiano Mauro Penasa, l’istruttrice nazionale di alpinismo Caterina Mazzala, l’aspirante guida Federica Mingolla e la guida del Cervino François Cazzanelli.
Federica Mingolla
Carta d’Identità :
Federica Mingolla
Classe 1994
Guida Alpina
Residente in Valle d’Aosta
Istruttrice FASI
Tracciatrice 2° livello FASI
Laureata triennale SUISM: Dottoressa in Scienze Motorie
Atleta per : La Sportiva e Petzl
Mi presento, sono Federica Mingolla, classe 1994, vivo attualmente a Introd in Valle d’Aosta anche se il mondo è la mia vera casa, di fatto non mi sono mai sentita appartenere a un luogo soltanto.
Questo grazie al fatto che sono nata e cresciuta a Torino, una metropoli, e mi sono sempre spostata per raggiungere le montagne che tra l’altro fanno da sfondo a questa bellissima città.
Bella si, ma in contrasto con la mia personalità un pò più alla Heidi.
Fin da piccola infatti sono sempre stata attratta dalla natura, specialmente dall’ambiente montano, mi faceva stare bene, era un luogo dove potevo essere libera, giocare nei prati, rotolarmi giù per i pendii in fiore, tuffarmi nei laghetti, sciare fino all’arrivo dell’estate sulle ultime lingue di neve…Era un luogo ricco di colori e odori vividi ma soprattutto veri.
Ricordo bene la pace che provavo immersa in quelle montagne silenziose, ancora vestite di bianco, nonostante l’inverno fosse finito ormai da un pezzo.
E’ stato esattamente come si potrebbero descrivere un amore a prima vista il mio con la montagna.
L’arrampicata l’ho scoperta grazie a mio papà che ero molto piccola, per lo più sotto forma di ferrate in montagna e moulinette su qualche placca appoggiata in scarponcini.
E finalmente all’età di 14 anni ho iniziato a frequentare un corso di arrampicata sportiva in una palestra vicino a casa dove già si allenava mia sorella.
Non ho più smesso.
Da quella prima volta in palestra è stato un crescendo di bellezza e attrazione verso quel mondo nuovo: l’arrampicata.
Il mio successivo avvicinamento all’agonismo mi ha portata, anche se per poco, ad allontanarmi dalla montagna ed è forse per questo motivo che dopo 4-5 anni di gare mi sentivo già satura di quel mondo così diverso dal mio e desideravo tornare tra i monti che mi avevano fatta innamorare da bambina.Poi un giorno al Bside, la palestra dove mi allenavo e insegnavo come istruttrice, conobbi una persona che mi cambiò la vita.
Si chiamava Adriano Trombetta ed era una una guida alpina.
Quella fu la prima volta che sentii pronunciare quella parola : guida alpina.
Una parola che assunse un significato molto importante nella mia vita negli anni a seguire, che mi riportò a godere della bellezza che solo la montagna sapeva trasmettermi e questa volta con una componente in più : l’arrampicata.
Adriano mi insegnò a tradurre i miei anni di allenamento indoor in arrampicata su roccia e a muovere i primi passi sulle pareti, prima piccole e sportive poi più grandi e di stampo alpinistico.
Ma cosa più importante, Adriano mi portò a scoprire le bellezze della città in cui ero cresciuta e di cui non avevo mai avuto tempo di gioire.
I locali, la musica, il teatro, i musei, le persone, la cultura, il Monviso visto dalla Maddalena, i circoli di lettori, quella che i romani chiamano la “dolce vita”.
Tutti “dettagli” che avevo tralasciato fino ad allora e di cui sentivo improvvisamente sentivo la mancanza.La vita era tutto questo, l’arrampicata era solo un mezzo per viverla più intensamente e la montagna un posto dove trascriverla meglio perché quello da me più amato.Le esperienze che ho vissuto gli anni a seguire dall’amicizia con Adriano sono stati per me i più intensi, felici e soprattutto completamente diversi l’uno dall’altro.Da quando ho ripreso ad andare in montagna c’è stata una continua evoluzione nel mio modo di approcciarmi ad essa ed ancora oggi mi sorprende quante cose mi incuriosiscono e vorrei provare, vivere la montagna come scalatrice e alpinista penso sia la massima espressione di libertà, qualcosa di molto simile alla perfezione.
Io mi vedo così in futuro, a spasso tra le mie amate montagne con persone desiderose come lo ero io allora di vivere emozioni intense e non smettere mai di sorprendermi, cercando un poco alla volta di raggiungere i miei obiettivi che certamente con gli anni avranno sempre sfumature diverse ma una cosa vorrei non cambiasse mai: l’amore e il piacere che traggo da quello che faccio.
Angels and Demons
Prima donna e prima libera in assoluto della via “Angels and Demons” Caporal- Valle dell’Orco, finita di chiodare insieme a Leonardo Gheza, 8a+ max/ 7a obbl. 200 m
Colpo al Cuore
Prima donna e seconda libera assoluta di “Colpo al Cuore” Caporal- Valle Orco, 8a max/ 7b obbl. 200 m con Leonardo Gheza
Tik Tok Sock
Prima donna a scalare “Tik Tok Sock” 8b+ Valle dell’Orco
La vendetta del Caduto
Prima donna e prima libera in assoluto della via “La vendetta del Caduto” Chandelle du Tacul, 8a?/ 7a obbl. con Francesco Civradano
Le Incroyable al Pilier Rouge
Prima donna e seconda in assoluto a scalare in libera la via “Le Incroyable al Pilier Rouge”, 8a max/7b obbl. 290 m con Leonardo Gheza
Il giovane guerriero
Prima donna a salire in libera la via “Il giovane guerriero” Est delle Grandes Jorasses,7b+/c 350 m con Leonardo Gheza
Itaca nel sole
Prima donna a ripetere ”Itaca nel sole”, al Caporal nella Valle dell’Orco (TO), 8b max, 180m di sviluppo – 20 marzo 2019, salita in due giorni diversi.
Monster
Prima libera, in inverno di “Monster” (350 m, ED+, 8a max, 7a obbl.), via di arrampicata sportiva interamente attrezzata a fix inox a m. 2600 sulla Becca di Verconey in Valgrisenche insieme al chiodatore Matteo Giglio
Addio al Celibato
Prima ripetizione assoluta in libera di “Addio al Celibato” nel Parco di Gola della Rossa- Genga- Frasassi (8a+ max/ 6c obbl.250 mt)
La Cattedrale
Prima ripetizione femminile italiana e seconda al mondo di “La Cattedrale” in Marmolada, Dolomiti, (8a+ max RS4 800 mt)
Celeste Nostalgia
Prima ripetizione assoluta di “Celeste Nostalgia” in Val di Mello, (400 m, 6b e /RS3+/III) via aperta da Prina, Bassani, Moro e Facchinetti nel 1985, irripetuta
Tomowak Dance
Prima donna italiana a salire in libera “Tomowak Dance”, 8a max su parete del Caporal, (seconda assoluta dopo Matteo Della Bordella)
Legittima Visione
Prima donna a ripetere “Legittima Visione” nella Valle dell’Orco (TO), 8b di diedro in granito rosso
Attraverso il Pesce – Weg durch den FISCH
Prima donna in assoluto a scalare in libera, da capo cordata “Attraverso il Pesce – Weg durch den FISCH” (7+, A2 (7b+) ), con l’alpinista Bresciano Roberto Conti
Monte Bianco – Digital Crack
Prima donna italiana e seconda al mondo ad avere scalato una delle pareti più difficili sul MonteBianco, Digital Crack 8a – Arete des Cosmiques
Tom et je Ris
prima donna italiana e terza al mondo a scalare “Tom et je Ris”, 8b+ di 60 m nelle Gole del Verdon
Vie Aperte
VALLE DELL’ORCO- CAPORAL
Finito di chiodare la via iniziata da Massimo Farina e Ezio Marlier nel 2005 , con Leonardo Gheza, “Angels and Demons” 8a+max /7a obbl. 200 m
VALLE DELL’ORCO – PUNTA PHUC, CIMA MONTE CASTELLO
Apertura di una nuova via con Andrea Migliano dal nome “Gli amici di Via Pò” 7b max/ 6c+ obbl. RS3 300 m
GROENLANDIA
Tasermiut Fjord – Apertura di una nuova via con Edoardo Saccaro sulla faccia Sud del Middle Pillar -Nalumasortoq dal nome ”La Cura” 7b+/A2+ 525 m
COURMAYEUR – MONTE BIANCO
AIGUILLE CROUX Apertura e chiodatura di una nuova via sull’Auguille Croux, aperta con Gabriele Carrara, dal nome “ L’isola che non c’è” 7b+ max/7a obbl., RS3+ 400m
KIRIS VALLEY – PAKISTAN
Apertura di una nuova via con i Ragni di Lecco Simone Pedeferri e Luca Schiera sul “Peak Nik” dal nome “ Good no Good” 7b/A2 6c obbl R3 800 mt cima 4900 mt
Ivano Zanetti
Ivano Zanetti: Alpinista con diverse ripetizioni sia sulle Alpi, che all’estero.
Tra i Fondatori della FASI nel 1987 e rappresentante per la Lombardia il primo anno
Organizzatore di due Campionati Italiani di Arrampicata Libera 1992- 1993
Apritore di diversi itinerari:è impegnato da oltre quarat’anni nell’apertura e/o attrezzatura di itinerari sia di natura alpinistica che di arrampicata a carattere prevalentemente sportivo, con particolare riferimento all’area Lecchese, dove non pochi suoi itinerari sono diventati nel corso degli anni delle classiche note a livello nazionale e oltre,” Medale, Forcellino, Pizzo D’Eghen, Grigna, Sasso Cavallo ecc.”
Parallelamente Ivano Zanetti ha anche aperto e/o attrezzato vie in altre aree: “Dolomiti, Verdon, Sardegna, Piemonte, Val D’Aosta, Finalese ecc.”
Negli ultimissimi Anni sono in progetto e/o in corso di realizzazione altri itinerari su roccia , sia nel Lecchese che altrove, sempre entro una dimensione Sportiva, che richiede oltre che all’impegno tecnico,e fisico molta disponibilità e tempo. Molte volte prendendolo dal proprio personale.
Marmolada Parete Sud-Ovest “Pilastro Ovest” Via Una Vita Tranquilla
apertura completata nel 2018 dal basso.
Itinerario su roccia eccellente con attrezzatura prevalente a Fix, una via che si sviluppa su 16 tiri,
se ne prevede la ripetizione nell’anno in corso, Difficoltà livello 7, con un tiro di livello8/9
Corna del Medale: Completamento della via Zanetti 2000 In apertura dal basso.
Itinerario su roccia bellissima attrezzata a fix, 4/5 tiri ancora in fase di apertura, con revisione e risistemazione della parte bassa della stessa via intorno ai 12 tiri in totale, Difficoltà livello 7.
Sasso Cavallo, Grigne ecc.: Attrezzatura a Fix di vari Itinerari aperti negli scorsi anni, meritevoli di divenire dei classici su bella roccia. Dai 2 ai 10/12 tiri. Attualmente chiodati poco, o nulla , alcuni mai ripetuti, o pochissimo. Difficoltà livello 6/7.
Valle D’Aosta: Valle di Scalaro, Placche della Luna, “Parete salita Ex novo” ad ora n.5 itinerari su roccia magnifica, di 3/4 lunghezze di corda, attrezzati a Fix dal basso, e con soste per doppia, Difficoltà di livello 6.
Valle D’Aosta: Parete di Albard, alcune vie nuove in fase di completamento, itinerari su bellissima roccia, dai 7 ai 10/12 tiri in totale, attrezzati a Fix dal basso, Difficoltà Livello 6/7.
Verdon: Falesie Dell’Escales, Via La Topà un itinerario aperto in solitaria dal basso, nel 2019 protezione a Fix di 12 tiri, su roccia straordinaria, nel settore di Ecographie. Difficoltà Livello 7/8.
Contemporaneamente continuazione di un altro itinerario iniziato nel 2019, sempre in solitaria dal basso, sono previsti circa 5/6 tiri, difficoltà Livello 7/8
Grigna: Sud-Ovest della Piramide Casati , la via Achille Pasini, Riattrezzata a Resinati nel 2019/20 via aperta in precedenza (2017) in solitaria dallo stesso Zanetti. Itinerario molto bello di 6 lunghezze. Difficoltà massima livello7.
Curriculum:
Yosemite:
El Capitan
Via Salathe Wall “Prima Italiana in giornata assieme a Manrico Dell’Agnola 1992”
Half Dome: Via Regular “ in giornata 1993” Via Snake Dike “ in giornata 1992”
Washington Collumn
Via Astroman “Prima Ripetizione e Italiana in giornata 1993”
Himalaya Indiano “Spedizione Alpinistico Scentifica”
Monte Meru Apertura di una nuova via sullo sperone Sud 1988
Dolomiti
Marmolada:
Via Del Cinquantenario F.I.S.I. , Via Sud Tirolesi, Via Don Quixote,
Via Weg der durc den Fish, “Tra i primi ripetitori nel 1992”
Via Vinatzer con variante Messner,
Via Arlekin, “Provabile Prima Ripetizione 1984”
Via dell’Ideale, Via Italia “ Tra i primi ripetitori 1987”
Via Moderne Zaiten, “Tra i primi ripetitori e Prima Invernale 1985”
Via Sancho Pansa “Tra i primi ripetitori e Provabile seconda Invernale 1985”
Marmolada Parete Sud-Ovest “Una Vita Tranquilla” via nuova completata nel 2018 dal basso.
Itinerario su roccia eccellente con attrezzatura prevalente a Fix, una via che si sviluppa su 16 tiri,
Difficoltà livello 7, con un tiro di livello8/9
Tre Cime di Lavaredo:
Cima Grande: Via Comici – Dimai Via Hasse Brandler
Cima Ovest: Via Cassin
Via Spigolo Scoiattoli “Tra i primi ripetitori 1985”
Via Italo Svizzera “Tra i primi e pochi ripetitori 1986”
Piccola: Via Comici-Varale “Spigolo Giallo”
Via Muro Giallo “Tra i primi ripetitori 1998”
Civetta:
Parete Nord Ovest:
Via Diedro Fhilipp, Via Solleder
Via Comici “Tra i primi e pochi ripetitori 1989”
Invernali: Via Dei Polacchi “Tra i primi ripetitori e Prima Invernale 1987”
Torre Trieste:
Via Cassin, Via Carlesso
Castello della Busazza:
Via Messner
Cima Su Alto:
Via Livanos, Via Piussi
Cima della Busazza:Nuova Via: “Luci Nella Notte” nel 1992 dedicata a Falcone e Borsellino, 1500 mt. Difficoltà 6b/c usati 7 chiodi e protezioni veloci.
Cima Scotoni:
Via Lacedelli-Ghedina, via Dei Fachiri “Tra i primi ripetitori nel 1980”
Nuova via: “Scotonata Galactika” Uno dei primi, se non il primo itinerario aperto a Fix rigorosamente dal basso in Dolomiti, Aperta nel 1994 con il leggendario ed unico Bruno Tassi “Camos”. 22 Tiri, Difficoltà 7c+
Sass D’La Crush:
Via Messner “Grande Muro”, Via Diedro Mayer, Via Mephisto, “Tra i primi e pochi ripetitori 1983”
Via Messner “ Pilastro di Mezzo” “Tra i primi ripetitori 1980”
Invernali: Via Mariacher “Weg Der Blumen “ Prima ripetizione, e Prima Invernale 1986”
Via Livanos “ Tra i Primi ripetitori, e Prima Invernale 1984”
Sassolungo:
Salame del Sassolungo:
Via Comici “Una delle poche ripetizioni 1984”
Agner:
Parete Nord:
Via Messner “Tra i primi e pochi ripetitori 1982”
Tofana di Rozes:
Via Costantini Apollonio, Via Costantini Ghedina, Via Paolo vI
Invernali: Via Tissi ” Una delle poche ripetizioni, e Prima Invernale 1989”
Rocchetta Alta di Bosconero:
Via Navasa, Via Strobel
Invernali: Via Strobel “Provabile prima Invernale 1984”
Dolomiti di Brenta:
Crozzon Di Brenta:
Via Delle Guide, Via Aste-Navasa “Con Apertura di una Variante di 7a con pochissime protezioni”
Via Pilastro Dei Francesi
Piccolo Mangart di Coritenza:
Via Diedro Cozzolino “Una delle prime e poche ripetizioni 1986”
Sempre in Dolomiti: Diverse Altre Ripetizioni su varie cime
Monte Bianco:
Gran Capucin:
Via Bonatti, Via Degli Svizzeri, Via Le Voyage Selon Gulliver “ Una delle prime ripetizioni 1985”
Gran Pilier D’Angle:
Via Cechinel-Nomine “ Una delle prime e poche ripetizioni 1983”
Via Divine Providence “ Una delle prime e poche ripetizioni 1987”
Grandes Jorasses:
Parete Nord:
Sperone Walcher Via Cassin
Parete Est:
Via Gervasutti “ Una delle prime e poche ripetizioni 1987”
Tour Des Jorasses:
Via Machetto,
Via Etoiles Filantes “Una delle prime e poche ripetizioni 1989”
Piloni Del Frenèy:
Via Bonington
Via Jory Bardill “Una delle prime e poche ripetizioni 1990”
Pilier Derobé
Pilier Gervasutti:
Via Gervasutti
Altre ripetizioni nell’intero gruppo.
Alpi Centrali
Eiger:
Parete Nord Via Heckmair,
Via Les Portes du chaos “una delle prime ripetizioni 1988”
Via Le Chant du Cygne “una delle prime ripetizioni 1993”
Pizzo Badile:
Via Cassin “in 6 ore nel 1980 a 18 anni”
Via Degli Inglesi “Kosterlitz” “una delle prime ripetizioni 1982”
Via Diretta del Popolo “Una delle prime e poche ripetizioni 1988”
Via Ringo Star “Una delle prime e poche ripetizioni 1987”
Pizzo Cengalo:
Via Ghaiser-Lehmann “ una delle poche ripetizioni 1984”
Via Spigolo Vinci “Invernale 1983”
Sasso Manduino:
Nuova Via “Gran diedro del CapriToro” Aperta nel 1982 Dfficoltà 6+ 1200 Mt. Più 300 mt. Di Zoccolo erboso e rocce Usati pochi chiodi normali, e dadi.
Solitaria dello spigolo Est,Sud,Est nel 1986 “ Provabilmente la prima”
Monte Berlinghera:
Parete del Labirinto Verde, Nuova Via Vegetazione che Passione Luglio 1982 “Prima salita della parete”
Nuova Via Evoluzione Della Specie Sett. 1982 Diff. ED+ 450 Mt. Più un difficile e complicato zoccolo
Parete Della Medale:
Nuova Via Breakdance 1984 “Prima via a spit in Italia, Assieme a Zanzara e Labbradoro al Colodri”
Nuova Via Rebus 1986 Diff. ABO inf. “Per diversi anni tra le vie più difficili in Italia, ancora oggi molto rispettata”
Nuova Via Fatebenefratelli Diff. 7B 1985
Nuova Via Zanetti 2000 1996 Diff. 7B+
Ripetizioni di tutte le vie esistenti in parete, in tutte le stagioni, alcune per diverse volte.
Sasso Cavallo:
Via Cassin, Via Oppio, Via Del Det “Tra le prime e poche ripetizioni, e Prima Invernale 1980”
Via Delle Morose “Tra le prime ripetizioni, e prima libera 1982”
Via Dieci Piani di Morbidezza, Via Cavallo Pazzo, Via Ibis “Tra le prime e poche Ripetizioni 1994”
Via L’altra faccia della Luna “Tra le prime Ripetizioni 1989”
Via Della Luna “Tra le prime Ripetizioni 1984”
Via Sognando California “Tra le prime Ripetizioni 1991”
Via Ohjo como va “Tra le prime e poche Ripetizioni 1998”
Nuova Via Hashish Diff. VII- Gennaio 1987
Sasso Dei Carbonari:
Via Panzeri 37 “ Tra le prime e poche Ripetizioni 1982, con apertura di varianti di 6+”
Via Panzeri 34 “ Tra le prime e poche Ripetizioni 1982”
Via Moss Ruggiero “ Tra le poche ripetizioni 1983”
Pizzo D’Eghen:
Via Cassin “Tra le prime e poche Ripetizioni 1980”
Nuova Via Soffiando nel Vento Diff. 7B 1995 “Prima via a Fix della parete”
Ambassador
Un piccolo negozio con gli Ambassador... e che Ambassador!
Grazie a loro Sherpa è cresciuto, è diventato più... lasciatemelo dire, Bello!
Si perchè loro sono Belle persone, Brave e Bravi, sono riconosciente a loro e cred che anche loro lo siano con Sherpa.
Sodalizi che durano da tempo, con ogniuno di loro ci sono rapporti particolari, molto personali, con alcune di loro siamo proprio cresciuti insieme.
Grazie Sherpa Ambassador.
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Annalisa Fioretti | |
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Caterina Bassi | |
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Paolo (Pauli) Bosco |
Angelika Rainer
Angelika Rainer è 3 volte Campionessa del Mondo di arrampicata su ghiaccio, unica donna al mondo ad aver scalato una via di Drytooling di D15 e con vie di roccia fino all’ 8c+ sul suo conto, ma scala anche su ghiaccio, misto e vie lunghe. A dirla corta: ama l’arrampicata a 360 gradi.Angelika è tre volte Campionessa Mondiale e due volte Vicecampionessa Mondiale di arrampicata su ghiaccio. Giá molto presto la madre di Angelika porta sua figlia a fare gite nelle montagne dell'Alto Adige. Quando a dieci anni, facendo la sua prima via ferrata, tocca una roccia per la prima volta, non puó piú pensare ad altro che al desiderio di arrampicarsi. Due anni dopo a Merano, la sua cittá natale, viene aperta una palestra artificiale per arrampicate, e cosi Angelika ottiene la possibilitá di vivere la sua passione. Nel 2008 vince per la prima volta una gara di Coppa del Mondo di arrampicata su ghiaccio. Nel 2012 e poi nel 2015 riesce a conquistare la classifica generale di Coppa del Mondo. Oltre a questo, vince anche due volte al presigioso master di arrampicata di misto a Ouray in Colorado e l'unica edizione dell'evento Red Bull White Cliffs. Ma in inverno Angelika non partecipa solo alle gare ma riesce anche a ripetere e liberare diverse tra le piú difficili vie di ghiaccio, misto e drytooling al mondo. Nel novembre 2017 sale la via di Drytooling 'A line above the sky' e diventa la prima Donna a scalare il grado D15. In falesia Angelika arrampica su difficoltá fino al grado 8c+ e con la prima salita femminile in libera della via multipitch 'Italia 61' sul Piz Ciavaces in Dolomiti riesce a conquistare un bel successo anche nell'ambiente alpinistico. Anche nella sua vita privata Angelika vuole essere in contatto con la natura.Cosí nell'autunno 2008 si laurea in Scienze Agrarie presso l'Universitá di Bolzano e per diversi anni lavora presso il Centro di ricerca agricolo Laimburg, prima di decidere di dedicarsi completamente all'arrampicata.![]()
CATERINA BASSI
Ciao! Sono Caterina, sono valtellinese e scalo da 15 anni.
La dimensione dell’arrampicata che mi motiva di più è quella del percorrere in libera vie di roccia, per me difficili, in montagna.
Sono grata dei progetti che ho affrontato sino ad ora perché mi hanno permesso di comprendere molti aspetti di me stessa e delle mie paure, rendendomi un’arrampicatrice migliore.
In questo processo, è per me preziosa la condivisione di esperienze ed emozioni con il mio compagno di cordata.
Apprezzo ogni momento passato in montagna, che sia su una parete, sulla neve o su un semplice sentiero durante le mie corse serali estive sopra casa.