Federica Mingolla
Carta d’Identità :
Federica Mingolla
Classe 1994
Guida Alpina
Residente in Valle d’Aosta
Istruttrice FASI
Tracciatrice 2° livello FASI
Laureata triennale SUISM: Dottoressa in Scienze Motorie
Atleta per : La Sportiva e Petzl
Mi presento, sono Federica Mingolla, classe 1994, vivo attualmente a Introd in Valle d’Aosta anche se il mondo è la mia vera casa, di fatto non mi sono mai sentita appartenere a un luogo soltanto.
Questo grazie al fatto che sono nata e cresciuta a Torino, una metropoli, e mi sono sempre spostata per raggiungere le montagne che tra l’altro fanno da sfondo a questa bellissima città.
Bella si, ma in contrasto con la mia personalità un pò più alla Heidi.
Fin da piccola infatti sono sempre stata attratta dalla natura, specialmente dall’ambiente montano, mi faceva stare bene, era un luogo dove potevo essere libera, giocare nei prati, rotolarmi giù per i pendii in fiore, tuffarmi nei laghetti, sciare fino all’arrivo dell’estate sulle ultime lingue di neve…Era un luogo ricco di colori e odori vividi ma soprattutto veri.
Ricordo bene la pace che provavo immersa in quelle montagne silenziose, ancora vestite di bianco, nonostante l’inverno fosse finito ormai da un pezzo.
E’ stato esattamente come si potrebbero descrivere un amore a prima vista il mio con la montagna.
L’arrampicata l’ho scoperta grazie a mio papà che ero molto piccola, per lo più sotto forma di ferrate in montagna e moulinette su qualche placca appoggiata in scarponcini.
E finalmente all’età di 14 anni ho iniziato a frequentare un corso di arrampicata sportiva in una palestra vicino a casa dove già si allenava mia sorella.
Non ho più smesso.
Da quella prima volta in palestra è stato un crescendo di bellezza e attrazione verso quel mondo nuovo: l’arrampicata.
Il mio successivo avvicinamento all’agonismo mi ha portata, anche se per poco, ad allontanarmi dalla montagna ed è forse per questo motivo che dopo 4-5 anni di gare mi sentivo già satura di quel mondo così diverso dal mio e desideravo tornare tra i monti che mi avevano fatta innamorare da bambina.Poi un giorno al Bside, la palestra dove mi allenavo e insegnavo come istruttrice, conobbi una persona che mi cambiò la vita.
Si chiamava Adriano Trombetta ed era una una guida alpina.
Quella fu la prima volta che sentii pronunciare quella parola : guida alpina.
Una parola che assunse un significato molto importante nella mia vita negli anni a seguire, che mi riportò a godere della bellezza che solo la montagna sapeva trasmettermi e questa volta con una componente in più : l’arrampicata.
Adriano mi insegnò a tradurre i miei anni di allenamento indoor in arrampicata su roccia e a muovere i primi passi sulle pareti, prima piccole e sportive poi più grandi e di stampo alpinistico.
Ma cosa più importante, Adriano mi portò a scoprire le bellezze della città in cui ero cresciuta e di cui non avevo mai avuto tempo di gioire.
I locali, la musica, il teatro, i musei, le persone, la cultura, il Monviso visto dalla Maddalena, i circoli di lettori, quella che i romani chiamano la “dolce vita”.
Tutti “dettagli” che avevo tralasciato fino ad allora e di cui sentivo improvvisamente sentivo la mancanza.La vita era tutto questo, l’arrampicata era solo un mezzo per viverla più intensamente e la montagna un posto dove trascriverla meglio perché quello da me più amato.Le esperienze che ho vissuto gli anni a seguire dall’amicizia con Adriano sono stati per me i più intensi, felici e soprattutto completamente diversi l’uno dall’altro.Da quando ho ripreso ad andare in montagna c’è stata una continua evoluzione nel mio modo di approcciarmi ad essa ed ancora oggi mi sorprende quante cose mi incuriosiscono e vorrei provare, vivere la montagna come scalatrice e alpinista penso sia la massima espressione di libertà, qualcosa di molto simile alla perfezione.
Io mi vedo così in futuro, a spasso tra le mie amate montagne con persone desiderose come lo ero io allora di vivere emozioni intense e non smettere mai di sorprendermi, cercando un poco alla volta di raggiungere i miei obiettivi che certamente con gli anni avranno sempre sfumature diverse ma una cosa vorrei non cambiasse mai: l’amore e il piacere che traggo da quello che faccio.
Angels and Demons
Prima donna e prima libera in assoluto della via “Angels and Demons” Caporal- Valle dell’Orco, finita di chiodare insieme a Leonardo Gheza, 8a+ max/ 7a obbl. 200 m
Colpo al Cuore
Prima donna e seconda libera assoluta di “Colpo al Cuore” Caporal- Valle Orco, 8a max/ 7b obbl. 200 m con Leonardo Gheza
Tik Tok Sock
Prima donna a scalare “Tik Tok Sock” 8b+ Valle dell’Orco
La vendetta del Caduto
Prima donna e prima libera in assoluto della via “La vendetta del Caduto” Chandelle du Tacul, 8a?/ 7a obbl. con Francesco Civradano
Le Incroyable al Pilier Rouge
Prima donna e seconda in assoluto a scalare in libera la via “Le Incroyable al Pilier Rouge”, 8a max/7b obbl. 290 m con Leonardo Gheza
Il giovane guerriero
Prima donna a salire in libera la via “Il giovane guerriero” Est delle Grandes Jorasses,7b+/c 350 m con Leonardo Gheza
Itaca nel sole
Prima donna a ripetere ”Itaca nel sole”, al Caporal nella Valle dell’Orco (TO), 8b max, 180m di sviluppo – 20 marzo 2019, salita in due giorni diversi.
Monster
Prima libera, in inverno di “Monster” (350 m, ED+, 8a max, 7a obbl.), via di arrampicata sportiva interamente attrezzata a fix inox a m. 2600 sulla Becca di Verconey in Valgrisenche insieme al chiodatore Matteo Giglio
Addio al Celibato
Prima ripetizione assoluta in libera di “Addio al Celibato” nel Parco di Gola della Rossa- Genga- Frasassi (8a+ max/ 6c obbl.250 mt)
La Cattedrale
Prima ripetizione femminile italiana e seconda al mondo di “La Cattedrale” in Marmolada, Dolomiti, (8a+ max RS4 800 mt)
Celeste Nostalgia
Prima ripetizione assoluta di “Celeste Nostalgia” in Val di Mello, (400 m, 6b e /RS3+/III) via aperta da Prina, Bassani, Moro e Facchinetti nel 1985, irripetuta
Tomowak Dance
Prima donna italiana a salire in libera “Tomowak Dance”, 8a max su parete del Caporal, (seconda assoluta dopo Matteo Della Bordella)
Legittima Visione
Prima donna a ripetere “Legittima Visione” nella Valle dell’Orco (TO), 8b di diedro in granito rosso
Attraverso il Pesce – Weg durch den FISCH
Prima donna in assoluto a scalare in libera, da capo cordata “Attraverso il Pesce – Weg durch den FISCH” (7+, A2 (7b+) ), con l’alpinista Bresciano Roberto Conti
Monte Bianco – Digital Crack
Prima donna italiana e seconda al mondo ad avere scalato una delle pareti più difficili sul MonteBianco, Digital Crack 8a – Arete des Cosmiques
Tom et je Ris
prima donna italiana e terza al mondo a scalare “Tom et je Ris”, 8b+ di 60 m nelle Gole del Verdon
Vie Aperte
VALLE DELL’ORCO- CAPORAL
Finito di chiodare la via iniziata da Massimo Farina e Ezio Marlier nel 2005 , con Leonardo Gheza, “Angels and Demons” 8a+max /7a obbl. 200 m
VALLE DELL’ORCO – PUNTA PHUC, CIMA MONTE CASTELLO
Apertura di una nuova via con Andrea Migliano dal nome “Gli amici di Via Pò” 7b max/ 6c+ obbl. RS3 300 m
GROENLANDIA
Tasermiut Fjord – Apertura di una nuova via con Edoardo Saccaro sulla faccia Sud del Middle Pillar -Nalumasortoq dal nome ”La Cura” 7b+/A2+ 525 m
COURMAYEUR – MONTE BIANCO
AIGUILLE CROUX Apertura e chiodatura di una nuova via sull’Auguille Croux, aperta con Gabriele Carrara, dal nome “ L’isola che non c’è” 7b+ max/7a obbl., RS3+ 400m
KIRIS VALLEY – PAKISTAN
Apertura di una nuova via con i Ragni di Lecco Simone Pedeferri e Luca Schiera sul “Peak Nik” dal nome “ Good no Good” 7b/A2 6c obbl R3 800 mt cima 4900 mt